In passato, secondo una vecchia usanza, il 5 gennaio al calar della sera, i bambini uscivano di casa nella speranza di vedere qualche luce lungo la strada, segno del passaggio dei Re Magi... Immaginate quale meraviglia destavano in quella notte le lanterne di eventuali passanti! Il mattino seguente, poi, correvano a cercare i tesori persi dai Magi lungo il loro cammino.
Una tradizione exillese, ancora viva ai nostri giorni, è quella di Shaffaou (la catasta). Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio i giovani spostano quanto di mobile si trova incustodito nell’abitato (panche, carri, attrezzi agricoli, recipienti, ecc.). Se oggi gli oggetti cambiano posizione all’interno del paese, talvolta finendo sui tetti delle case, un tempo erano accatastati sul sagrato della chiesa dove, il giorno seguente, i rispettivi proprietari andavano a recuperarli imprecando... Testi tratti da Nòvas d'Occitània "Natale e divagazioni sull'inverno nella tradizione occitana dell'Alta Valle di Susa" di Renato Sibille.
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